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Come coltivare zafferano

La pianta di zafferano ha origini antichissime, se ne parla addirittura nei papiri egiziani e fin da subito gli viene riconosciuto un gran valore. Infatti visto il modo in cui lo zafferano deve esser trattato (rigorosamente a mano) è considerata la spezia più costosa al mondo.

Lo zafferano viene importato dall’Asia fino alla Spagna per poi diffondersi in tutta Europa. Appartiene alla famiglia delle Iridacee ed è coltivato soprattutto in India e in Iran, ma anche in Italia c’è una piccola produzione a marchio DOP concentrata tra Toscana, Umbria, Sardegna e Marche.

Come ricavare lo zafferano dalla pianta

La pianta dello zafferano è composta da un bulbo circolare dal quale spuntano foglie e fiori, da quest’ultimi viene ricavato lo stimma (parte femminile del fiore che riceve il polline) che viene essiccato e utilizzato in cucina in vari modi. Si capisce bene perché lo zafferano è uno dei dieci cibi più cari al mondo: 1 kg di pistilli costa circa 12mila euro e per ricavare questo peso occorrono migliaia e migliaia di piante.

quando si pianta lo zafferano
Pianta di zafferano (Foto©Pixabay)

Coltivazione dello zafferano

Coltivare zafferano non è un’impresa facile, si devono conoscere bene le nozioni base dell’agricoltore, si deve avere molta pazienza e qualche soldo in tasca. Coltivare zafferano in orto o in vaso vuol dire produrre una dose di spezie per consumo familiare.

Quando coltivare zafferano

Il periodo giusto per piantare lo zafferano è agli inizi di settembre, mentre la preparazione del terreno avviene durante la primavera.

Condizioni climatiche adatte

Lo zafferano è una pianta che riesce a sopportare sia inverni rigidi (-10°C) sia estati calde (38-40°C) ma marcisce quando c’è eccessiva pioggia a causa dei ristagni d’acqua.

semina zafferano
Seme zafferano (Foto©Pixabay)

Preparazione del terreno per la semina

Prima di iniziare una produzione di zafferano bisogna scegliere un terreno adatto alle sue esigenze, in linea di massima riesce ad adattarsi bene a qualunque orto con un buon drenaggio, prediligendo inoltre terreni sabbiosi.

Prima della piantagione (che avviene come abbiamo detto a settembre) bisogna preparare il terreno durante la primavera attraverso:

  • Aratura: ovvero smovere il terreno fino a 30-35 cm. utilizzando una zappa o una vanga;
  • Concimazione: ossia interrare del concime organico maturo (2 kg. per mq.), ricoprire poi con il letame e con zolle di terra utilizzando una zappa o un rastrello.

Come impiantare i bulbi

I bulbi di zafferano possono essere acquistati presso rivenditori specializzati o anche online; per avere un raccolto già dal primo anno bisogna piantare bulbi dal diametro maggiore di 3 cm. altrimenti la crescita richiederà un anno in più.

I bulbi devono essere interrati a una profondità di 10-15 cm. e distanti tra loro 8-10 cm., tra le file ci deve essere uno spazio di 60-70 cm. per le operazioni di manutenzione e di crescita delle piantine.

Dopo il primo anno e dopo la fioritura, il bulbo vecchio lascia spazio a bulbi nuovi che sono nati vicino. Verso fino agosto del successivo anno i bulbi giovani possono essere scavati e riposti in uno scatolo ad asciugare, dopo pochi giorni possono essere ripiantati per una nuova produzione; prima però bisogna ripreparare il terreno dell’orto o cambiare il terreno nei vasi, se si tratta di una coltivazione in vaso.

Periodicamente, durante la crescita dello zafferano, bisogna eliminare l’erbaccia che nasce vicino, meglio se si estirpa a mano senza utilizzare prodotti chimici.

Irrigazione

Le piantine di zafferano non hanno bisogno di molta acqua, se la coltivazione è in pieno campo e se è in Italia, basta anche solo l’acqua piovana a irrigare.

coltivare zafferano
Crocchi zafferano (Foto©Pixabay)

Raccolto

Per un raccolto di zafferano soddisfacente si consiglia di utilizzare lo stesso orto solo per 3 anni di seguito e poi lasciarlo a riposo per 5-6 anni. Altra tecnica è alternare un raccolto di zafferano con uno di legumi per nutrire il terreno. I fiori di zafferano fioriscono verso ottobre e la raccolta avviene al mattino presto quanto i fiori sono ancora chiusi; successivamente si estraggono manualmente i pistilli dal fiore.

Essiccazione dei pistilli

L’essicazione dei pistilli può essere fatta in forni, camini o braci, l’essicazione deve essere fatta lo stesso giorno che vengono raccolti i pistilli per non fargli perdere l’aroma.

I nemici e le malattie della pianta di zafferano

Le coltivazioni di zafferano in campo aperto vanno difese da roditori quali topi e conigli: ai conigli è sufficiente mettere delle recinzioni, per i topi invece risolvere il problema è più complicato ma ci sono ugualmente 3 tecniche:

  • Adottare altri animali come volpi, serpenti e corvi nemici dei topi;
  • Arare spesso il terreno porta alla distruzione dei nidi di topi;
  • Utilizzare trappole per topi da impiantare nel terreno.

In ogni caso l’importante è non utilizzare prodotti chimici nocivi per tutti gli animali e per tutte le piantagioni.

Tra le malattie della pianta ricordiamo il marciume a colletto e si riesce ad evitare con la prevenzione di ristagni e rispettando le varie regole prima esposte.

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Ultimo aggiornamento il 20 Aprile 2024 20:41

Una Risposta

  1. Lorena
    Postato il9 Ottobre 2017

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