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Come coltivare abelia grandiflora

abelia kaleidoscope

Non solo una pianta ideale per abbellire il proprio giardino, ma anche simbolo di unione e forza, questa è l’Abelia, pianta che è tutta da scoprire in questa sede.

L’abelia

Se c’è una pianta ornamentale che veramente può fare la differenza nel tuo giardino, questa è l’Abelia Grandiflora. Facente parte della famiglia delle Caprifoliaceae, prende il nome dal medico che la scoprì, Clarke Abel, cui la scoprì nel territorio cinese. Questa è una pianta che si sviluppa come una siepe, essendo un arbusto, ed è utilizzata a macchie o in massa nei vari giardini italiani, ma non solo. In effetti questa pianta ha molte cugine che sono diffuse veramente in ogni angolo del globo, dall’Occidente all’Oriente, legando tutto il mondo in una catena indissolubile.

abelia rupestris
Abelia pianta (Foto©Pixabay)

Coltivare l’abelia: quando e dove

Questa pianta potrebbe essere praticamente coltivata in qualsiasi periodo dell’anno, forte riesce a sfidare temperature basse e intemperie, eccezion fatta per i mesi particolarmente gelidi. Proprio per questa caratteristica consiglio vivamente di coltivare la piantina che ti sarà venduta in vaso nei mesi autunnali, tra ottobre e novembre, facendo attenzione a non stressare troppo la pianta. Scegliere il suo posizionamento è più semplice, in quanto molto forte può benissimo essere coltivata in pieno giardino, magari nel luogo che più necessita della bellezza di questa pianta.

Terreno

Non sono richiesti in questo caso terreni particolari, in ogni caso il miglior terreno da offrire alla nostra amica è un terreno ben drenato e ricco di sostanza organica, in modo che la pianta venga nutrita a dovere e renda come ringraziamento dei fiori rigogliosi. Per aumentare ancor di più la produzione si consiglia di porre alla base della buca d’impianto un miscuglio di sabbia a grana grossa e concime organico.

Esposizione

L’abelia anche in questo caso si dimostra una delle piante più trasversali che esista. È adatta a un’esposizione più soleggiata, ma anche a mezz’ombra. Si dovrebbe far attenzione più che altro a non esporre la pianta a gelate o climi troppo rigidi.

abelia floribunda
Pianta abelia (Foto©Pixabay)

Trapianto

Non è necessario, ma se volessi ti consiglio di farlo in primavera, periodo che precede di poco la ripresa vegetativa. Prima di trapiantare la pianta dovrai effettuare nella nuova buca una stratificazione, andrai quindi a porre del pietrisco grossolano, del terriccio, infine del concime organico che rivitalizzi la pianta.

Irrigazione

Come sempre sono le piante più giovani che hanno bisogno di nutrimento per stabilizzarsi, ecco perché le irrigazioni più consistenti si concentrano durante i primi anni di vita della pianta. Non sottovalutare in ogni caso le caratteristiche della pianta, nonostante sia robusta, infatti, necessita di annaffiature regolari durante il periodo che va da marzo a ottobre, sospendendole definitivamente durante il periodo invernale.

Concimazione

Il terreno è sicuramente l’elemento a cui dobbiamo prestare maggiore attenzione. Un terreno fertile è il sinonimo di un’ abelia fruttuosa, proprio per questo la concimazione si rende necessaria. Quest’ultima dovrà essere divisa in tre momenti: durante l’autunno si dovrà concimare l’abelia con del compost o stallatico maturo; durante l’inverno si preferisce un concime granulare a lenta cessione, accompagnato da delle zappature e abbondanti irrigazione; infine nel mese di giugno dovrà essere somministrato altro concime granulare.

Fioritura

La fioritura è la caratteristica che rende questa pianta ornamentale tale. Esplode in tutta la sua delicatezza tra il periodo di giugno e l’autunno inoltrato, ove i climi sono più temperati si protrae anche fino a dicembre. In questo caso vengono prodotti dei fiori simili a dei calici con quattro petali, di un colore rosa pallido che esprime timidezza e riservatezza.

abelia grandiflora prostrata
Abelia in vaso (Foto©Pixabay)

Potatura e cimatura

Sembra che questa pianta sia stata pensata con la squadra e il compasso, in quanto di propria natura cresce compatta e regolare. Di conseguenza la potatura non si rende necessaria, ma utile nel caso volessi mantenere una forma più regolare possibile per ottenere un giardino ai limiti dell’ordine. In questo caso il periodo migliore per potare si rivela l’autunno.

Dovrai tagliare i rametti esclusivamente allo scopo di ordinare la pianta e mantenere una sorta di pulizia, detto ciò l’operazione non dovrà essere abbondante. Quest’ultima ti può aiutare a renderla ancora più produttiva.

Moltiplicazione della pianta di abelia

Fondamentalmente ci sono due metodi per effettuare la moltiplicazione: per talea e per propaggine.

Nel primo caso si dovrà prelevare una talea, con un coltello sterilizzato (in modo da non propagare virus), non più lunga di 10 cm. a questo punto dovrà essere posta in un miscuglio di torba e sabbia e mantenuta attentamente a una temperatura di circa 18 gradi centigradi. Dopo questa operazione da piccolo chimico non si potrà far altro che aspettare che germogli.

Il secondo metodo è molto più semplice, consiste nel flettere e steccare una parte della pianta abbastanza flessibile e vicino a terra. A questo punto la parte trattata metterà radici autonomamente, pronta a vivere una vita del tutto indipendente.

Malattie e parassiti dell’abelia grandiflora

È questa una pianta forte, ma come tutte può cedere alla pressione di malattie o parassiti. Letale per questa è il marciume radicale, quale come dice lo stesso nome intacca le radici, provocando il loro marciume. Questa malattia si può notare subito anche grazie all’ingiallimento delle radici stesse e la loro perdita di peluria, oltre che l’ingiallimento del fogliame.

Il fungo altro non è che la risposta a un terreno troppo umido. In questo caso è meglio agire subito con un fungicida. Tra i parassiti, invece, quello più pericoloso è anche quello più comune, ovvero gli afidi, dei quali rimangono vittime ancora una volta le foglie. Si necessita di un buon antiparassitario.

abelia
Abelia grandiflora (Foto©Pixabay)

Coltivare abelia in vaso

Anche chi ha un balcone può coltivare l’abelia per impreziosirlo. Il vaso che si andrà a scegliere in ogni caso deve essere abbastanza grande da permettere un sviluppo consono a quest’ultima; ideali sono 40 cm di diametro e 50 cm di profondità. L’esposizione, se la pianta venisse coltivata in vaso, dovrebbe essere quanto più soleggiata, facendo attenzione a riparare la pianta dal vento e dal freddo durante i mesi invernali. Il terriccio deve essere mescolato con sabbia e torba. Non essendoci la presenza del giardino, le irrigazioni dovranno essere di poco più abbondanti.

Consociazioni

Sarebbe l’ideale creare con l’aiuto dell’abelia un bel recintato fatto di siepi. Puoi creare ciò attraverso delle consociazioni strategiche che possono essere fatte con la Nandina domestica, la Spirea, l’Osmanto, il Pittosfoto e infine il Corniolo.

Proprietà e Benefici

L’unico beneficio che può esser dato da questo arbusto è reso al proprio giardino o balcone; in quanto è una pianta ornamentale stiamo parlando di un beneficio estetico.

Curiosità

Come abbiamo già detto questa pianta è originaria della Cina, dove fa parte della tradizione del popolo. Coltivata da secoli e secoli instancabilmente a scopo rituale, si pensa che la pianta possa proteggere la casa e i suoi abitanti, compresi gli animali domestici.

Varietà di abelia

In commercio l’abelia che riscontra più successo è la grandiflora, ma ne esistono altre specie altrettanto interessanti. Tra queste particolare è la “China rose”, quale ha fiori più rosati. Anche l’ “Hopley” è degna di considerazione, con foglie con un margine giallo-crema. Vi è poi la “Kaleidoscope” con delle foglie rossicce in autunno, quali incarnano perfettamente lo spirito della stagione. Infine la “Edward Goucher”, alte ben 2 metri con dei fiori dai toni inediti per questa pianta, lilla.

Significato dei fiori: abelia

Il fiore dell’ Abelia non poteva che significare forza e fiducia nelle proprie capacità, lei che è resistente e diffusa in ogni parte del mondo.

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