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Come coltivare cocomero o anguria

coltivazione angurie

Il cocomero. Rende l’estate dantesca fresca e sicuramente più piacevole, nonostante sia nota per una polpa rossa come il fuoco. Generalmente però la compriamo al supermercato, senza sapere che potremmo coltivarla nel nostro piccolo e modesto giardino, rispettando questi semplici passaggi che saranno illustrati in questa sede.

Il cocomero

Lo conosciamo tutti, il cocomero. Pianta della famiglia delle Cucurbitaceae, proveniente dall’Africa tropicale. Nonostante i frutti facciano parte del periodo estivo, la pianta è annuale,  dotata di foglie grandi e di fiori . Il frutto che tutti noi mangiamo si cataloga come un falsa bacca, ha un peso che può raggiungere 20 kg con una buccia verde, dura e striata. La polpa morbida e dolce è per lo più costituita di acqua, ma anche da una buona dose di zucchero e vitamine, tra le quali la A, B, B6 e C.

cocomeri
Cocomero (Foto©Pixabay)

Coltivare cocomero: quando e dove

La coltivazione dell’anguria avviene principalmente per inseminazione. Questa deve essere svolta nei mesi primaverili, più nello specifico i mesi dipendono fortemente da dove viene coltivata la pianta. Se coltivata in una zona protetta, come la serra, il mese giusto è marzo; se coltivata in piena terra si procede a seminare tra maggio e aprile. In questo modo si eviteranno le ultime gelate e verrà resa disponibile  alla pianta l’estate per produrre.

Terreno

Temendo i ristagni idrici, il terreno migliore è un terreno sciolto, di modo da drenare meglio i vari fluidi. Inoltre, il terreno, deve essere ricca di sostanze organiche e, infine, deve avere un pH che vada dal 5,5 al 7, quindi dovranno essere acquistati terreni sub-acidi o neutri.

Esposizione

L’esposizione deve far sì che la pianta sia colpita direttamente dai raggi solari. Bisogna considerare che questa è a tutti gli effetti una pianta che ama i climi caldi, sviluppa i suoi semi sotto i 24 gradi e produce il frutto a 30 gradi, se vivessi in una zona tipicamente fredda sconsiglio la coltivazione di questo frutto, in quanto potrebbe essere gravemente danneggiato.

anguria o cocomero
Pianta cocomero (Foto©Pixabay)

Trapianto

Anche il trapianto deve seguire i mesi della semina: marzo per le angurie coltivate in serra; aprile e maggio per quelle coltivate  in pieno terreno. Ovviamente si dovrà scavare una buca abbastanza grande da comprendere l’intero apparato radicale e il terreno dovrà essere ben concimato.

Irrigazione

La polpa acquosa rivela una pianta che ha subito tante irrigazioni, in effetti la pianta necessita di molte irrigazioni, in quanto l’apparato radicale non va molto affondo. Più abbondanti dovranno essere le irrigazioni durante il periodo di germinazione e subito dopo al trapianto, mai precedenti, in quanto si potrebbe annacquare il terreno.

Concimazione

Principalmente la concimazione deve essere svolta nel momento della semina e del trapianto. Sarà proprio dal terreno che l’anguria trarrà i suoi principali nutrienti, conseguentemente si dovrà aggiungere al terreno del concime organico.

Pacciamatura

La pacciamatura è fondamentale per liberare il cocomero dalle erbe infestanti e dai vari marciumi. Per effettuarla deve essere disposto intorno alla base della pianta della paglia che andrà a salvaguardare di molto la pianta e che farà risparmiare anche molto tempo nella coltivazione.

cocomero verde
Pianta del cocomero (Foto©Pixabay)

Potatura

Senza potatura la pianta potrebbe svilupparsi in larghezza piuttosto che in senso orizzontale. Detto ciò consiglio di cimare i germogli apicali della pianta.

Fioritura

I fiori non solo altro che i genitori del cocomero, questi nella pianta si presentano sia maschili che femminili. I primi appaiono prima dei secondi e in maggiore quantità. Questa compresenza di fiori sia maschili che femminili permette una fecondazione per allogamia, ovvero attraverso l’incrocio dei gameti di due fiori, quindi saranno proprio i fiori presenti nel cocomero a far nascere il frutto.

Raccolto

Il raccolto dovrà avvenire solo 4 mesi dopo la semina, non si può non notare come questa pianta sia molto veloce a svilupparsi. La vera difficoltà in questa operazione consiste nella capacità di saper riconoscere se i frutti sono effettivamente maturi. Certamente il frutto non è timido e mostra evidentemente la sua maturazione, dovremmo essere noi bravi a  interpretare i segni. Innanzitutto il peduncolo in questo momento tende a staccarsi dal frutto e secondo poi, lo stesso frutto, produce un rumore sordo quando lo si scuote.

anguria verde
Cocomero pianta (Foto©Pixabay)

Moltiplicazione della pianta di cocomero

La moltiplicazione avviene principalmente tramite semina.

Malattie e parassiti del cocomero

La pianta è abbastanza rustica da poter resistere ai marciumi che più colpiscono le piante normalmente. Anche dal punto di vista dei parassiti la pianta può considerarsi abbastanza protetta, può essere attaccata dagli onnipresenti afidi, quali però possono essere evitati attraverso un po’ più di cura.

Coltivare cocomero in vaso

La coltivazione del cocomero in vaso non è per niente semplice, in quanto la pianta ha delle dimensioni gigantesche, ma non solo, non sopporta minimamente una folata di vento. Se volessi coltivare l’anguria sulla terrazza si dovrebbe disporre di un vaso di grandi dimensioni, ma allo stesso tempo si dovrà esporre la pianta alla luce costante. Ovviamente lo sconsiglio vivamente.

Consociazioni

Affianco all’anguria possono essere coltivati tanti altri ortaggi, in quanto per questi non vengono invasi dalla produzione del frutto. Potrà essere associata con le cipolle, le carote, gli spinai, piselli, lattuga e pomodori. Un consiglio che ti do è di far passare 3 anni dopo ogni coltivazione, di modo che il terreno rimanga sembra produttivo.

pianta anguria
Coltivazione cocomero (Foto©Pixabay)

Proprietà e Benefici

Questo è sicuramente uno dei tanti frutti che ci aiuta per idratare il nostro corpo e drenarlo in modo efficace; inoltre contenendo molte vitamine dona anche tanta energia. Infine ha proprietà antinfiammatorie. Insomma, in una fetta di anguria si nascondono tantissimi benefici che possono far bene anche in una stagione dell’anno che tende ad affaticare.

Curiosità: Cocomero o anguria?

Da millenni questo dubbio amletico si abbatte sulla lingua parlata comunemente da noi italiani: si dice cocomero o anguria? Nell’italiano standard la forma corretta è cocomero, in  quanto deriva dal nome scientifico latino Cucumis citrullus, d’altro canto il termine cocomero è usato nell’Italia centrale, quindi pure dal fiorentino trecentesco su cui si plasma la nostra lingua. La varietà “anguria” d’altronde è una varietà regionale, quale è diffusa nel settentrione. Questa deriva dal termine greco angurion, diffusasi a seguito della dominazione bizantina avvenuta nel V sec. d.C.

Varietà di angurie

Baby, con semi, senza semi, di cocomeri ne esistono veramente a bizzeffe, solo pochi di questi però sono i più coltivati in Italia. Tra questi vi è l’Anguria Romagnola, di una grandezza media e dalla buccia sottili, polpa rossa e semi gialli. Vi è poi il gigante di Fontarronco, uno dei cocomeri più grandi, tanto da poter raggiungere i 15 kg. Ha una polpa rossa e i semi marroni e bianchi. Infine, l’anguria di Pistoia e di Faenza, dalla forma sferica e con una polpa rosso intensa, colonizzata da semini neri.

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