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Come coltivare conifere

le conifere

Gli spazi esterni richiedono spesso macchie verdi grazie alle quali abbellire o schermare il sole. In giardino o in balcone un valido sostegno arriva dalle conifere sempreverdi, una varietà affascinante soprattutto durante il periodo invernale.

Le conifere consentono di creare gruppi misti grazie ai quali ornare giardini e balconi e con i quali contribuire non solo a schermare il sole ma anche a isolare i rumori esterni. È possibile anche alternare le conifere con gruppi di piante da fiore o bulbose così da ricreare una fitta vegetazione mista, ma vediamo insieme come coltivarle al meglio.

Le conifere, etimologicamente portatrici di coni, racchiudono la divisione Pinophyta (Pinopsida) e appartengono alla famiglia delle Gimnosperme. Si tratta di piante vascolari con semi presenti nei coni e includono per la maggior parte alberi ma anche qualche arbusto.

Si tratta di una specie molto varia e largamente apprezzata in tutte le sue tipologie. La divisione delle conifere prevede la divisione in una sola classe di piante viventi, come anticipato la Pinopsida, mentre tutte le altre si sono estinte. La Pinopsida contiene dalle sei alle otto famiglie nelle quali si distribuiscono circa 70 generi e 600 specie. La maggior parte delle conifere sono piante legnose con tronco singolo e rami laterali.

Generalmente queste piante possono raggiungere oltre i cento metri di altezza ma anche meno di un metro se si considerano le specie nane. Le conifere sono sempreverdi con foglie ad ago lunghe e sottili, altre possono presentare un fogliame piatto a scaglie triangolari mentre solo le specie della famiglia Araucariaceae e Podocarpaceae presentano foglie larghe.

Coltivare conifere: quando e dove

Coltivare conifere è il desiderio di tutti gli appassionati del settore, tanto che, grazie al lavoro di numerosi ibridatori, è stato possibile ottenere numerose altre varietà. Coltivare conifere in giardino non è poi così complesso come appare, soprattutto se si considera la resistenza della pianta ai climi rigidi.

I periodi indicati per piantare le conifere rientrano tra i mesi autunnali sono indicati quelli di settembre e ottobre mentre in primavera è indicato piantarle tra aprile e maggio. Il clima ideale è quello mite o temperato mentre in condizioni climatiche tropicali non trovano un habitat favorevole.

tipi di abete albero
Alberi aghiformi (Foto©Pixabay)

Terreno

In natura le conifere crescono su terreni aspri e rocciosi, stimolati dalla vivace proprietà radicante. Quando si sceglie di coltivarli in proprio sono da preferire terreno non troppo umidi e pesanti che potrebbero favorire i dannosi ristagni idrici.

Sui terreni calcarei o poveri di ferro in genere ingialliscono la chioma. Il tipo di terreno, sebbene le conifere non siano particolarmente esigenti, va scelto soprattutto in base alla varietà da coltivare.

Esposizione

Anche l’esposizione va scelta in base al tipo di varietà.

Un valido consiglio è quello di considerare sempre la crescita e le dimensioni che potrà raggiungere nel tempo, così da scegliere la giusta posizione. Bisogna infatti sempre calcolare la distanza da muri, strade ed edifici e tutelarne la crescita e l’integrità. Basti pensare a specie grandi e longeve come la sequoia.

Trapianto

Il trapianto delle conifere deve avvenire in autunno, tra settembre e ottobre, o in primavera, tra aprile e maggio. Nel caso però si scelga di coltivare gli arbusti è indicato qualunque momento senza esclusioni.

L’attenzione da porre circa il periodo di trapianto è legato alle irrigazioni. Se si sceglie un periodo di siccità è opportuno sottoporle a irrigazioni regolari rispetto a quelle che seguono periodi di piogge.

conifere come curarle
Bonsai conifere (Foto©Pixabay)

Irrigazione

Le conifere sono poco esigenti sul tipo di terreno e l’irrigazione. Se si coltiva una conifera in una zona dal clima temperato, allora è importante regolare le innaffiature, soprattutto se giovani e da poco messe a dimora.

Se si sceglie invece di coltivarla in luoghi freddo, si consiglia di lasciare alle piogge il compito dell’irrigazione.

Potatura e cimatura

Per quanto riguarda la potatura delle conifere è opportuno lasciarle sempre i rami verdi intatti. La potatura deve essere regolare poiché il legno vecchio non produrrà più alcun germoglio.

Nel caso delle siepi di conifere bisogna tenere presente il diametro della base, sempre più largo rispetto alla parte superficiale, in questo modo si consente una migliore esposizione al sole.

Moltiplicazione

Le conifere sono in genere piante monoiche. I semi crescono in un cono chiamato strobilo che impiega dai quattro mesi ai sei anni per raggiungere la maturità. Quando il cono è maturo a sufficienza si disintegra rilasciando i semi.

Chi ha già acquistato una conifera sa che queste piante giovani vengono vendute anche con una palla di radice finita ma per la moltiplicazione è indicata la tecnica delle talee. I rami indicati per la moltiplicazione della pianta sono quelle ancora relativamente giovani, non legnose e lontane dal campo visivo.

Per la moltiplicazione con la talea è consigliato il periodo invernale, periodo nel quale le piante sono in riposo vegetativo e non vengono danneggiate dai tagli. I germogli giovani vanno posizionati direttamente nel terreno, innaffiati con regolarità e concimati con fertilizzanti specifici.

bosco di conifere
Foresta di conifere (Foto©Pixabay)

Malattie e parassiti delle conifere

Le conifere sempreverdi sono resistenti sia ai climi sia alle malattie e ai parassiti. Nonostante ciò è sempre indicato prestare attenzione a potenziali malattie fungine, spesso procurate dal terreno poco indicato o dalle eccessive irrigazioni.

Il suolo umido è il principale nemico delle conifere, la cui presenza potrebbe condurre a danni irrimediabili. Inoltre le conifere non sono inattaccabili e risultano potenzialmente rischiosi li afidi, gli acari, i lepidotteri e le cocciniglie.

Gli alberi malati spesso presentano rami e foglie danneggiati. In presenza di queste ultime condizioni è consigliato intervenire repentinamente per debellare le parti malate.

Coltivare conifere in vaso

Anche se potrebbe far storcere il naso, le conifere possono essere coltivate in vaso se “nane”. Si tratta non tanto di varietà piccole quanto di specie dalla crescita molto lenta. In genere la crescita annuale è arginata a pochi centimetri e questo consente quindi di poterle coltivare serenamente in vaso e lasciarle in balcone.

Per assicurare una fruttuosa crescita esente da danni è importante assicurare alla conifera un’esposizione compatibile alla loro specie. In alternativa è possibile acquistare direttamente conifere nane in vaso, scegliendo fra una delle sue tante varietà.

Consociazioni

Le consociazioni rappresentano la soluzione ideale per contribuire al mantenimento del terreno e alla salute dell’ecosistema. Per evitare danni all’orto o al giardino il consiglio è quello di non associare mai sullo stesso terreno piante appartenenti alla stessa famiglia. Consociare specie diverse contribuisce a rendere il giardino rigoglioso e sano.

Un consiglio è quello di inserire fragole e conifere insieme. Le fragole, infatti, crescono bene vicino agli abeti e si rafforzano con la pacciamatura a base di aghi delle conifere.

foto conifere
Conifere da siepe (Foto©Pixabay)

Proprietà e Benefici

Le conifere presentano anche numerose proprietà benefiche. In particolare abete e pino che già in antichità venivano utilizzati per le proprietà curative.

Dalle conifere vengono infatti prodotti numerosi oli essenziali e resine aromatiche. La resina, in particolare, consente di proteggere dagli insetti e dagli agenti patogeni, oltre che da quelli atmosferici come forti venti e ondate di calore.

La resina è anche un importante cicatrizzante. Le conifere producono in genere circa il 30% di essenze fenoliche e terpeniche e il 70% di di diterpeni triclici. Gli oli essenziali ricavati hanno proprietà antibatteriche, antisettiche e sedative.

Tossicità

Sulla tossicità delle conifere è stato largamente dibattuto. Il tasso o taxus baccata è un albero appartenente alla specie e riconosciuto come albero della morte. Questo è infatti un albero dall’elevata tossicità e tra i più tossici presenti sul territorio italiano. I principi contenuti sono la tassina, l’olio di tasso e l’efedrina.

Tutte le parti della pianta sono tossiche fatta eccezione per l’arillo, e cioè quella parte carnosa che circonda il seme.

Varietà di conifere

Le conifere includono numerose varietà che si possono innanzitutto distinguere in macro categorie in base alle dimensioni delle piante adulte. In particolare:

  • Conifere dalla grandi dimensioni: in questo primo caso sono inclusi alberi sempreverdi, come le sequoie, capaci di raggiungere anche 100 metri di altezza.
  • Conifere dalle medie dimensioni: in questa seconda categoria vengono inserite quelle varietà come l’abete rosso o l’abete bianco che hanno uno sviluppo moderato e che possono raggiungere non oltre i 20 metri di altezza.
  • Conifere nane: l’ultima categoria prevede quelle conifere dalle dimensioni contenute e dalla crescita molto lenta. In questo caso rientrano le conifere da vaso e balcone che crescono rimanendo sempre al di sotto del metro d’altezza.
  • L’abete è la specie conifera più comune e diffusa e per poterlo distinguere dai pini basta osservare le foglie, attaccate una ad una. L’abete non è poi universale ma prevede la differenziazione tra altre varietà come l’abete rosso o l’abete bianco.
  • Tra le conifere latifoglie si distinguono quelle varietà in cui la forma delle foglie a lamina è più ampia rispetto alle altre specie e in particolare si può parlare di castagno, faggio o tiglio.

Rientrano nelle conifere anche il tasso, il ginepro, il cedro, l’araucaria, il cipresso, il pino e il larice.

albero simile all'abete
Foglie conifere (Foto©Pixabay)

Curiosità

Il termine conifera significa “portatore di coni” mentre un’altra curiosità è legata al Ginko bilboa che rientra nella categoria anche se ha le foglie a ventaglio e non produce le tipiche pigne ma frutti piccoli simili a delle prugne.

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Ultimo aggiornamento il 20 Aprile 2024 17:20

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