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Come coltivare gladioli

gladioli fioritura

Il gladiolo è un bulbo largamente diffuso per decorare bordature e giardini, questo fiore dalla straordinaria facilità nella coltivazione è adatto anche ai coltivatori meno esperti e la sua straordinaria bellezza è capace di vivacizzare qualunque orto o terrazzo.

I gladioli

Il gladiolo, dal nome latino Gladiolus, è una pianta originaria dell’Africa e dell’Eurasia appartenente alla famiglia delle Iridaceae.

Si tratta di una pianta bulbosa perenne dalla nascita spontanea. Le poche esigenze rendono il gladiolo facile da coltivare.

Utilizzata sia per ornare i giardini che per recidere i fiori, il gladiolo propone fiori di ogni colore che vanno dal bianco al giallo oro al viola o blu intenso. Lo stelo lungo permette al gladiolo di raggiungere un massimo di 120 cm e anche le foglie, sebbene esistano varietà nane, arrivano a 35 cm di lunghezza.

La caratteristica che rende questo fiore unico nel suo genere è la nascita di una lunga spina di grandi fiori colorato al centro delle foglie.

gladiolo coltivazione

Coltivare gladioli: quando e dove

Trattandosi di una pianta rustica e spesso spontanea appare chiaro che il gladiolo non abbia larghe pretese in termini di coltivazione. Quelli in commercio però sono spesso frutto di ibridi e per tale ragione mal reggeranno e temperature inferiori ai 5°. Per tale ragione è consigliato coltivarle in primavera e tenere sempre in luoghi dalla temperatura costante.

Terreno

Anche dal punto di vista del terriccio il gladiolo non è particolarmente esigente. Per poter coltivare una pianta forte, sana e rigogliosa basterà preoccuparsi di darle un terreno ben drenato che possa scongiurare la comparsa dei dannosi ristagni idrici.

Esposizione

Sebbene il gladiolo sia un fiore rustico e davvero accattivante è importante sapere però che ha due nemici dai quali è bene tenerlo lontano: temperature rigide e ombra. Questo fiore ha un origine tropicale ed è il sole il suo elemento, per tale ragione è necessario che l’esposizione sia in pieno sole su un terriccio drenato. Il vento potrebbe drammaticamente rovinare la crescita della pianta ed è sempre consigliato un posto riparato.

gladiolo fiore

Trapianto

Il trapianto del gladiolo avviene in primavera attraverso gruppi da 10 o 20 bulbi inseriti nel terreno a circa 10 cm di distanza l’uno dall’altro. Il terreno dovrà essere ben vangato ed è consigliato eliminare scrupolosamente sassi, erbacce e radici. Il periodo consigliato è quello che va da aprile a maggio, consentendo alla pianta di approfittare delle prime temperature calde.

Irrigazione

Se è vero che la pianta di gladiolo è rustica e spontanea è anche vero che esistono attenzioni dalle quali non è possibile negarla. Le piante adulte infatti richiedono irrigazioni abbondanti nei mesi caldi. Il terreno perfetto deve essere sempre umido ma mai zuppo. I ristagni infatti favoriscono la comparsa di muffe e parassiti. In inverno le piogge regolari fanno calare drasticamente il numero di irrigazioni richieste. Una volta appassite tutte le foglie le irrigazioni possono cessare e i bulbi andranno dissotterrati e riposti in un luogo asciutto e pulito.

Concimazione

Sebbene rustica la concimazione è un passaggio che garantisce alla pianta una crescita notevole e una vita longeva. Al gladiolo va affidato del concime specifico durante il periodo vegetativo da somministrare ogni 15 giorni e a rilascio graduale.

piantare bulbi gladioli

Fioritura

Fino alla fine della fioritura va annaffiato il terreno e lasciato costantemente umido fin quando in primavera, e in particolare da maggio, i fiori non nascono. La fioritura prosegue fino alla fine dell’estate.

Potatura e cimatura

La potatura del gladiolo è un passaggio fin troppo elementare: la pratica infatti si riassume nella rimozione di tutte le foglie secche e ingiallite. Lo stesso passaggio riguarda i fiori. Un passaggio importante è invece la rimozione di tutte le foglie secche dopo tre settimane dalla fioritura.

Moltiplicazione della pianta dei gladioli

La moltiplicazione del gladiolo avviene attraverso i bulbi o per semi. Nel primo caso questi vanno disinfettati e interrati a 10 cm in un terreno ben drenato. Questo processo è da svolgere da marzo in poi. Attraverso i semi la moltiplicazione è più impegnativa e necessita di un paio di anni.

gladiolo

Malattie e parassiti dei gladioli

Nonostante la sua natura rustica e resistente il gladiolo è vulnerabile di fronte alla comparsa di malattie e parassiti. In particolare mal regge la comparsa delle malattie fungine, spesso frutto di una eccessiva irrigazione e dei ristagni nel terreno.

Delle piante è importante controllare settimanalmente le foglie, spesso oggetto dei desideri dei parassiti più insidiosi. Il lato positivo è che è possibile vederli a occhio nudo e per tale motivo intervenire tempestivamente.

In genere i parassiti si riconoscono sulle foglie sotto forma di puntini ma possono depositarsi anche sullo stelo e sui fiori. I funghi si riconoscono invece perché alterano il colore originale del gladiolo e provocano aree maculate.

Coltivare gladioli in vaso

Il gladiolo è una pianta utilizzata sia a scopo ornamentale sia per recidere i propri fiori. Questa può essere coltivata tanto in campo quanto in vaso. Le esigenze sono sempre le stesse: il terreno deve essere sempre umido e ben drenato e per tale ragione si consiglia un miscuglio di sabbia, ciottoli o ghiaia sul fondo del vaso. È consigliato inoltre provvedere ad un travaso ogni 4-5 anni da effettuare in primavera. La posizione gradita del gladiolo è riparata dai forti venti ma sempre a una esposizione diretta del sole, per questo motivo è importante tenerla in un luogo dove possa essere raggiunta dai raggi diretti del sole.

Consociazioni

Le consociazioni consentono di coltivare più specie in uno spazio ridotto e favoriscono l’ecosistema. È importante non consociare mai specie appartenenti alla stessa pianta. La pianta di gladiolo può essere consociata ad aglio, cipolla ma mai ai fagioli.

gladioli

Varietà di gladioli

Il gladiolo è diffuso in Africa e in Eurasia e ad oggi esistono anche numerosi ibridi. Nella famiglia delle Iridaceae infatti il Gladiolus conosce circa 200 specie differenti che possono essere divise in due grandi sottogruppi: quelle africane e quelle euroasiatiche.

Nelle specie africane si trovano: il Gladiolus cardinalis che è originaria della zona occidentale, il Gladiolus carinatus che è invece del sudovest e il Gladiolus cruentus del Sudafrica.

Nelle specie euroasiatiche invece è possibile annoverare: il Gladiolus italicus noto anche come Gladiolo dei campi e presente solo nei campi di grano, il Gladiolus byzantinus, presente nella fascia mediterranea occidentale e meridionale e diffusa in Italia meridionale e in particolare in Sicilia.

Curiosità

Il gladiolo ha un’etimologia latina ed è un fiore infatti associato a Plinio il Vecchio che gli attribuì il nome di piccola spada o Gladiolum. La forma del fiore infatti ricorda il gladio o la spada utilizzata dall’esercito romano.

Da sempre la bellezza del fiore fece sbocciare nelle donne la volontà di volerne utilizzare a scopo ornamentale e nell’antichità era largamente utilizzato per ornare i capelli e gli abiti.

Quali piante abbinare ai gladioli?

I gladioli recisi rappresentano straordinari regali e possono essere abbinati ad altri fiori come le dalie o i gigli. Questa pianta ornamentale può essere affiancata anche a gruppi di aiuole di piante perenni o annuali.

gladiolo immagini
Gladioli bianchi (Foto©Pixabay)

Significato dei fiori: gladioli

A ogni fiore va associato un significato particolare, il gladiolo porta con sé un messaggio di forza di carattere. La pianta può essere regalata a persone che hanno colpito per la straordinaria forza e il coraggio caratteriale.

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