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Come coltivare Salvia Coccinea

coltivare Salvia coccinea

La Salvia Coccinea, anche detta Salvia del Texas, è una pianta arbustiva originaria dell’America Centrale e Meridionale.

In Italia non è molto coltivata, più che altro viene utilizzata come ornamento poiché esistono già molti tipi di salvia Europei (oltre 20 dei quali 9 crescono spontaneamente sul territorio italiano) da utilizzare per altri scopi. La pianta è molto bella e la sua fioritura particolare, inoltre non è molto difficile da coltivare, può valere la pena averne qualcuna nel proprio giardino.

La pianta di salvia coccinea

La Salvia coccinea è una pianta di tipo erbaceo che appartiene alla famiglia Lamiaceae. In molti casi è annuale, perché nei climi troppo rigidi invernali del nostro paese non riesce a superare la stagione e si secca, ma in alcune regioni ce la può fare e riesce a donare il meglio di sé senza dover essere ripiantata.

La pianta è piuttosto bassa, non supera i 50 cm di altezza con una media intorno ai 40 cm. Cresce con un portamento cespuglioso, ma ha poche e ordinate ramificazioni che la fanno sembrar piuttosto spoglia quando non ci sono i fiori e le foglie.

Le foglie sono decidue, anche queste crescono rade e hanno una forma ovale allungata con margine dentato.

I fiori sono la vera bellezza della salvia coccinea, crescono in spighe abbastanza vicine le une alle altre, molto stretti e accorpati dando un bellissimo effetto visivo, che può durare tra le 2 e le 3 settimane.

I colori dei fiori cambiano a seconda della varietà di salvia, ne esistono di tre tipi:

  • Lady in Red, con fiori rossi di tonalità molto vivace;
  • Snow Nymph, con fiori bianchi candidi;
  • Coral Nymph, con fiori bianchi e rosa
salvia sage
Salvia coccinea (Foto©Pixabay)

Coltivare salvia coccinea: quando e dove

La salvia coccinea è una pianta di origine tropicale, quindi va da sé che si trova più a suo agio in climi caldi, umidi, con molto sole e temperature elevate. Tuttavia, la specie salvia è in generale abbastanza rustica e in grado di resistere in molti ambienti diversi; con le giuste cure può sopravvivere anche a inverni piuttosto rigidi e trovarsi bene in climi diversi a quelli a cui è abituata. Forse però non sarà in grado di dare una fioritura bella come quella che avrebbe in ambienti adatti a lei.

Terreno

La salvia coccinea è una pianta abbastanza rustica da adattarsi a molti tipi di terreno diversi, quasi tutti in verità. I tipi migliori risultano essere quello argilloso e sabbioso, ma non c’è tipo di terreno che potrebbe portare la pianta a non sviluppare o a morire.

Lo stesso discorso vale per il pH che può essere di tipo alcalino, neutro o acido.

Esposizione

La salvia coccinea cresce meglio e si trova più a suo agio se è esposta in pieno sole. Date le sue origini, avere il sole a disposizione durante tutta la giornata è l’ideale per garantire una lunga e fitta fioritura, ma se la temperatura estiva è troppo calda ricordate di annaffiarla ogni tanto.

Se desiderate che superi l’inverno dovrete necessariamente ripararla o coprirla, altrimenti raramente resisterà alle temperature più basse di 5 gradi centigradi.

salvia coccinea
Salvia coccinea (Foto©Pixabay)

Trapianto

La Salvia Coccinea acquistata in vaso, quindi già cresciuta, può essere trapiantata in primavera o in autunno. Mentre la primavera può sembrare la stagione ideale, mettere la pianta a terra in autunno può sembrare strano; invece è ancora più ideale della primavera perché ciò permetterà alla pianta di adattarsi al terreno e sviluppare un apparato radicale più ampio e robusto, prima della dormienza invernale, per poi risvegliarsi e fiorire al meglio.

Irrigazione

La salvia coccinea non richiede molta acqua, non va innaffiata ogni giorno se non nei periodi di grave siccità, perché di solito riesce a sostentarsi con pochissima umidità. Somministrare acqua non abbondante a giorni alterni soltanto quando la pianta è piccola, in modo da assicurare una crescita sana e veloce.

Concimazione

La salvia coccinea può beneficiare da una leggere fertilizzazione prima del trapianto in sede. Non bisogna esagerare con il compost poiché è una pianta dalle necessità nutrizionali limitate e anche abbastanza rustica, se avrà troppo nutrimento crescerà in fretta ma potrebbe ammalarsi o afflosciarsi e in ogni caso morirà prima.

Se la fioritura non vi soddisfa, non è abbastanza fitta o non dura abbastanza provate a incoraggiare la pianta con un concime liquido un paio di volte al mese dalla primavera all’autunno.

pianta ornamentale
Salvia del Texas (Foto©Pixabay)

Fioritura

La salvia coccinea fiorisce a inizio estate o a fine estate, dipende da quando è stata seminata o trapiantata. Se la avete seminata in primavera dovrete attendere l’estate successiva prima di poter vedere qualche risultato.

Se invece la avete trapiantata in autunno, sicuramente avrete una fioritura anche abbastanza lunga (fino all’autunno successivo), mentre se la avete trapiantata in primavera potrebbe fiorire oppure no, dipende da fattori come il terreno e la temperatura.

Raccolto

La salvia coccinea si raccoglie tirando le foglie di maggiori dimensioni una per volta. È anche possibile staccare un intero ramo, ma fate attenzione che le foglie siano tutte ben cresciute e non ce ne siano piccole e poco mature.

Come conservare salvia coccinea

La salvia coccinea può essere colta ed utilizzata fresca, in questo caso dura un paio di giorni in frigorifero, oppure essiccata e conservata all’interno di contenitori che la mettono in salvo dall’umidità per evitare che ammuffisca. È più facile in questo caso ridurla in polvere e metterla in barattoli di vetro che se conservati in un luogo idoneo possono proteggerla anche molto a lungo.

piante arbustive
Pianta arbustiva (Foto©Pixabay)

Potatura e cimatura

La salvia coccinea va potata generalmente al termine del ciclo vegetativo (alla fine della fioritura) per eliminare tutti i residui di fiori morenti e ridurre di almeno due terzi tutte le ramificazioni, specialmente le più piccole che appaiono più deboli.

È anche consigliabile proteggere le radici e la parte bassa della pianta con della pacciamatura durante la stagione fredda, soprattutto se la temperatura è molto bassa e il terreno tende a gelare.

Moltiplicazione della pianta di salvia coccinea

La salvia coccinea va seminata all’inizio della stagione di crescita (primavera) in modo che abbia tutto il nutrimento e la temperatura adatta necessari per la crescita di germoglio sani e forti e di radici in grado di sostenerla.

Non è detto che se la seminate in questa stagione riuscirete a ottenere una prima fioritura già in estate, dipende da molti fattori, ma c’è la probabilità che possa fiorire già alla prima stagione.

Non preoccupatevi se la fioritura non è così fitta, intensa e duratura come la desiderate, date il tempo alla pianta di stabilizzarsi. Anche se ne avrete acquistato una pianta da trapiantare in vaso la prima volta, la salvia coccinea genererà molti semi spontaneamente, quindi potete pensare di seminarla per averne altre.

Malattie e parassiti di salvia coccinea

La salvia coccinea non soffre di particolari malattie e non è attaccata da parassiti molto aggressivi. Se notate qualche parassita nei dintorni o sulla pianta stessa, basterà un lavaggio con sapone di Marsiglia per far tornare tutto alla normalità. Poi però assicuratevi di capire da dove provenivano i parassiti.

Per quanto riguarda le malattie le uniche che colpiscono la pianta sono quelle dovute alle cattive cure, in particolare all’irrigazione troppo abbondante e sono l’oidio e la maculatura fogliare.

L’oidio si presenta con macchie bianche polverose sulle foglie e sugli steli della pianta; questi andrebbero rimossi dalla pianta non appena se ne nota la comparsa e per far sì che non si ripresenti il problema la pianta va irrigata meno e possibilmente messa in un ambiente con più circolazione d’aria (si può spostare se è in vaso altrimenti trapiantare in un altro luogo nella stagione giusta).

La maculatura fogliare è invece causata da un fungo che si chiama Alternaria, solitamente si manifesta quando il clima è troppo caldo e umido con la comparsa di piccole macchie marroni circondate da un alone giallo pallido, sulla superficie delle foglie. Man mano che la malattia peggiora, le macchie si allargano e diventano più scure.

Anche in questo caso è utile rimuovere le parti infette della pianta non appena si presenta il problema, diminuire l’irrigazione, esporre la pianta a più aria cercando di diminuire l’umidità. Esistono anche dei medicinali fungicidi da applicare alla pianta per guarirla, di solito agiscono bene con più applicazioni nel corso di due o tre settimane.

piante per bordure
Salvia coccinea (Foto©Pixabay)

Consociazioni

La salvia coccinea può essere coltivata vicino a qualsiasi altra pianta, tuttavia non apporta particolari benefici se non di tipo estetico. Potete pensare di associarla a pinte di tipo basso a cespuglio, in modo che i fiori della salvia spuntino da sopra e facciano un bel effetto mentre i rami un po’ radi che si trovano in basso restino coperti e poco visibili.

Un altro modo di ottenere un effetto piacevole alla vista è alternarla con piante di dimensioni simili ma con fioriture (nello stesso periodo) di colori diversi.

pianta annuale
Salvia coccinea (Foto©Pixabay)

Proprietà e Benefici

La salvia ha numerose proprietà che sono state scoperte già da molto tempo, le più comprovate sono: antiinfiammatorie, antisettiche, digestive, diuretiche, cicatrizzanti.

Queste capacità le consentono di essere utile sia all’interno di medicinali che di cibi nella lotta contro disturbi di vario genere come: gastrointestinali, emorroidi, ciclo mestruale, insonnia, depressione, infezioni varie.

Oltre che all’interno di medicinali la forma più potente per l’utilizzo della salvia coccinea è probabilmente l’olio essenziale, infatti questo deve essere utilizzato con cautela.

Tossicità

La salvia coccinea, come gli altri tipi di salvia, contiene un chetone detto Tujone, che risulta tossico se introdotto o applicato sul corpo in grandi quantità. È bene quindi non esagerare con l’utilizzo di questa erba in nessuna delle sue forme per evitare effetti collaterali come nausea, vomito, vertigini, tachicardia, tremori e altri.

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