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Come coltivare schefflera

schefflera arboricola

Per gli amanti delle piante d’appartamento bisogna annoverare assolutamente la schefflera.

Questo splendido esemplare, dai caratteristici fiori a spiga di vari colori, ha la capacità di filtrare l’aria dell’ambiente circostante ed è largamente utilizzata come pianta casalinga. Scegliere di coltivare la schefflera è quindi un utile consiglio per gli amanti dell’aria naturalmente scevra da sostanze tossiche.

La pianta di schefflera

La pianta di schefflera appartiene alla famiglia delle Araliacee,  genere sotto il quale ritroviamo circa 150 varietà, la maggior parte delle quai provenienti dall’India, l’Asia orientale, le Isole Figi e Nuova Zelanda. Questa è una pianta perenne arbustiva, arborea o rampicante.

Le foglie della pianta di schefflera sono sempre verdi a forma palmata o digitata. Queste ultime, in gruppi da 7 o 15 e sostenute da piccioli, donano alla pianta una forma elegante che la rendono anche ornamentale. I fiori, invece, sono oscillano dal colore verde-giallo all rosso-verde a seconda della specie. È da questi che nascono poi i frutti di forma globosa neri o rossi.

pianta schefflera
Piante schefflera (Foto©Pixabay)

Coltivare schefflera: quando e dove

La schefflera è una pianta che va coltivata in luoghi che abbiano una temperatura mite, a causa della sua cattiva resistenza alle temperature rigide e a quelle eccessivamente alte. Mal tollera anche i climi ventilati ed è bene quindi che sia sempre riparata. Per tale ragione è preferibile che la si coltivi in appartamento in primavera o estate.

Terreno

Pensare che questa pianta sia adatta e resistente a tutti tipi di terreni è sbagliato. La schefflera infatti richiede del terriccio carico di sostanze nutritive e leggero. Preferisce un terreno che sia sempre umido ma ben lontano dai dannosi ristagni idrici. Ottimi sono i miscugli di sabbia.

Esposizione

L’esposizione della schefflera prevede molta luce ma non il contatto diretto col sole. È bene quindi coltivarla in luoghi ben illuminati ma riparati. Le temperature estive alle quali è abituata non dovrebbero superare i 25°C mentre in inverno andrebbero evitate le temperature al di sotto dei 13°C. Mal tollera le correnti di aria fredda, per tale motivo si rivela fondamentale per la coltura l’esposizione riparata.

Trapianto

Prima di parlare di trapianto è importante tenere a mente che la pianta di schefflera richiede un rinvaso annuale a inizio primavera. Questo deve avvenire in terreno fertile che possa garantire un copioso sviluppo della stessa.

Irrigazione

L’irrigazione della pianta di schefflera deve essere abbondante, specialmente nei periodi più caldi. È importante monitorare il terriccio e assicurarsi che sia sempre umido. In autunno e inverno la frequenza delle irrigazioni deve ridursi tanto da mantenere in terriccio appena umido.

foglia palmata albero
Pianta d’appartamento sempreverde (Foto©Pixabay)

Concimazione

La concimazione è un passaggio che non va sottovalutato per la pianta di schefflera, questa richiede un intervento da aprile a ottobre con cadenza ogni due o tre settimane. Si mischia all’acqua un concime completo che comprenda tutti i microelementi fondamentali quali azoto, fosforo e potassio da integrare con ferro, magnesio, rame, zinco, boro e molibdeno. Questa pratica va sospesa durante il periodo autunnale e invernale.

Fioritura

Prima di parlare di fioritura è importante considerare che in genere le piante che vivono in appartamento non fioriscono. Nella maggior parte dei casi però la schefflera produce piccoli fiori di colore variabile riunite in infiorescenza a spiga.

Potatura e cimatura

La potatura è nella maggior parte dei casi un passaggio fondamentale ma la schefflera in genere non si pota. Di questa pianta, infatti, vanno semplicemente eliminate le foglie secche per evitare che possano trasmettere malattie parassitarie. L’importante è che l’attrezzo utilizzato sulla pianta sia sterile e disinfettato così da sdoganare ogni possibilità di infezione.

Moltiplicazione della pianta di schefflera

La moltiplicazione della pianta di schefflera può avvenire per talea o semina.

Nel primo caso bisogna intervenire in primavera, avendo cura di prelevare delle talee apicali lunghe circa dieci cm, da recidere con un coltello affilato e sterile.  Con una matita andrà bucato a un cm di profondità il terriccio nel quale sistemare la talea, preferibilmente ottenuto dal miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. In secondo luogo bisognerà posizionare il vaso in un luogo dalla temperatura media tra i 18°C e i 24°C e tenuto sempre umido. Una volta irrobustita andrà poi trattata come pianta adulta.

Per la moltiplicazione della pianta tramite semi, bisogna intervenire in primavera, distribuendo i semi il più uniformemente possibile. I semi sono molto piccoli e andranno inseriti nel terreno con un legnetto piatto. A questo punto andrà innaffiata e, insieme all’acqua, bisognerà aggiungere anche un fungicida. Il vassoio coi semi andrà tenuto a temperatura media e in un luogo all’ombra, coperto da un foglio di plastica trasparente che aiuterà la temperatura a rimanere stabile.

È consigliabile scoprire il foglio almeno un’ora al giorno per permettere alla pianta di respirare. Una volta cresciuta e irrobustita, potrà essere trattata come pianta adulta.

schefflera variegata
Schefflera pianta (Foto©Pixabay)

Malattie e parassiti della schefflera

Le malattie che possono colpire la schefflera riguardano sia le foglie, che possono appassire e pendere, per la temperatura eccessivamente bassa o le irrigazioni frequenti, sia le malattie fungicide, dovute a infezioni di varia entità. Tra i parassiti dai quali bisogna stare attenti troviamo la cocciniglia bruna o farinosa e cotonosa e gli insidiosi afidi.

Coltivare schefflera in vaso

Coltivare la schefflera in vaso è tra le scelte maggiormente utilizzate. Questa prevede un rinvaso annuale in primavera e se si desidera una pianta di grandi dimensioni, è bene aumentare il volume del vaso nel quale si trapianta di volta in volta.

Il vaso deve essere di terracotta perché consente alla terra di traspirare. All’interno andrà inserito del terriccio fertile con pezzi di coccio che ne favoriscono il drenaggio sul fondo. Importante è l’esposizione del vaso, alla luce ma mai a contatto diretto del sole e in una zona al riparo da correnti fredde. In vaso è importante monitorare le irrigazioni e non eccedere, così da evitare i dannosi ristagni idrici.

Proprietà e Benefici

Tra le proprietà principali della schefflera c’è il fatto che purifica l’aria, ed è il motivo per il quale questa è largamente utilizzata in appartamento. Questa infatti filtra l’aria dell’ambiente, eliminando le sostanze nocive.

schefflera malattie
Pianta verde (Foto©Pixabay)

Varietà di schefflera

Le varietà di schefflera comprendono un copioso numero di specie impossibile da introdurre. Qui di seguito ricordiamo le più diffuse e conosciute: la schefflera actinophylla, pianta arbustiva con fusti rigidi e le cui foglie sono di forma ovale e molto grande. Le infiorescenze a pannocchia hanno un colore rosso scuro mentre i frutti sono delle drupe rosse. Questa varietà è conosciuta anche come albero del polpo; la schefflera arboricola ha foglie ovali, coriacee e riunite in gruppi di 10 elementi. Sotto questa specie troviamo numerose varietà tra le quali la schefflera arboricola varietà Gold Cappella e la schefflera arboricola varietà Variegata.

Una specie particolare è costituita dalla schefflera elegantissima, costituita da un arbusto poco ramificato con foglie lunghe fino a 40 cm e molto lucide da giovani.

Curiosità

Sentendo parlare di schefflera è facile cadere nell’interrogativo dell’etimologia. Il nome, in realtà, deriva dal botanico tedesco Jacob Christian Scheffler, vissuto a Danzica nel 1700. In Nuova Zelanda, il legno della schefflera digitata, per la sua tenerezza veniva utilizzato per ottenere il fuoco mediate la frizione di due legnetti secchi.

Significato dei fiori: schefflera

Questa pianta d’appartamento porta con sé un significato molto profondo. Alla pianta infatti è attribuito il messaggio “la tua presenza mi scalda”, messaggio legato probabilmente al fatto che il suo legno si usi per ottenere il fuoco.

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