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Come coltivare Capelvenere

capelvenere pianta

Se cerchi una pianta particolare che si può coltivare sia fuori che dentro casa, puoi prendere in considerazione una pianta antica. Una pianta bella e attraente. Parliamo del Capelvenere, vediamo insieme tutte le caratteristiche di questa pianta, come coltivarla, curiosità e il suo significato nel linguaggio dei fiori.

La pianta di capelvenere

Il capelvenere scientificamente chiamata diantum capillus-veneris, è una felce sempre verde appartenente alla famiglia delle Polypodiaceae o Adiantaceae. Questa pianta si fa notare per le sue foglie delicate e a forma di ventaglio e dal colore verde brillante.

Come tutte le felci non produce fiori ma la si può apprezzare per la bellezza delle fronde.

una felce dalle belle foglie
Felce pianta da esterno (Foto©Instagram-ratnasari_risqi)

Coltivare capelvenere: quando e dove

Non è semplice coltivare il Capelvenere al di fuori del suo ambiente naturale a meno che non  si riesce a riprodurlo in modo perfetto.

Una delle maggiori difficoltà se non la principale consiste nel fornirle una costante umidità ambientale e esposizione e terreno adatti. Possedete giardini con laghetti ombreggiati, pozzi o tratti di ruscelli? Allora potrete tranquillamente inserirla, in caco contrario vi toccheranno assidue annaffiature e vaporizzazioni.

Il Capelvenere come la gran parte delle felci ama le zone semi-ombreggiate, umide e fresche. Fate attenzione però , il prediligere posizioni semi-ombreggiate non significa posizionare il Capelvenere in zone d’ombra buia e cupa, ma preferiamo luoghi abbastanza luminosi.

Ma come capire qual è la giusta luminosità? Bene, questa ci viene indicata dalla colorazione delle foglie. Se la luce è eccessiva queste divengono quasi giallastre mentre si scuriscono quando la luce è poca. Sono piante queste che si sviluppano, in natura, in luoghi freschi e umidi. In appartamento invece vivono in quella che potremmo definire una costante primavera, spesso caratterizzata da un clima asciutto anche eccessivamente.

Se vogliamo quindi mantenere alta l’umidità ambientale dobbiamo posizionare i vasi in un coprivaso ampio che riempiremo di argilla espansa per metà e su questo lasceremo il vaso in superficie. Terremo costantemente immerso nell’acqua metà dell’argilla in modo che con l’evaporazione questa vada ad aumentare l’umidità attorno alla pianta, inoltre le frequenti vaporizzazioni miglioreranno ancor di più il clima.

Queste piante sono abbastanza resistenti e noterai che sopravvivono anche in condizioni non del tutto favorevoli, ma per avere esemplari più sani e rigogliosi sono necessarie una buona umidità ambientale e le corrette annaffiature. Affinché si riesca a mantenere il terreno leggermente umido e fresco, i capelvenere devono essere annaffiati regolarmente durante tutto l’anno. Quando notiamo che il substrato si sta asciugando, annaffiamo nuovamente con piccole quantità d’acqua.

Per avere piante verdi e aumentare la presenza di sali minerali nel terreno, aggiungi ogni 15-20 giorni del concime all’acqua. Evita di posizionare la pianta vicino a fonti di calore dirette, come termosifoni ma anche vicino a ventilatori o climatizzatori che al contrario asciugano molto l’aria. Come abbiamo già detto possiamo coltivare la Capelvenere anche in giardino con l’accortezza di coltivarla in una zona umida e fresca nella quale arrivino poche ore di sole diretto ogni giono e non nelle ore più calde dell’anno.

Nelle stagioni particolarmente fredde o secche, i capelvenere tendono a perdere o a ridurre la parte aerea, quando poi il clima tornerà favorevole riprenderà a svilupparsi. Solitamente in vivaio si trovano esemplari coltivati per essere tenuti in appartamento e questo rende poi difficile far abituare la pianta alla vita all’aperto.

Se vuoi coltivare il tuo capelvenere in giardino non acquistarlo in autunno ma scegli di prendere in primavera un esemplare sano e rigoglioso e posizionalo all’aperto non appena le temperature minime della notte sono abbastanza alte, agendo in questo modo il freddo invernale arriverà in modo graduale e la pianta avrà il tempo di abituarsi.

Esposizione

Il Capelvenere non ama l’esposizione diretta alla luce del sole e il suo colore molto intenso è indice proprio di questa sua naturale carenza di luce. Un ruolo fondamentale ha la temperatura, infatti il capelvenere cresce molto bene se si trova in ambienti la cui temperatura non supera i 18°C-20°C. Allo stesso modo questo tipo di pianta non ama i colpi d’aria fredda, per questo se avete deciso di tenere la capelvenere in casa dovete stare attenti a tenerla lontano dal lato di apertura delle finestre.

In estate per evitare che la luce diretta colpisca le piante utilizzeremo tende chiare. Ad ogni modo visto quanto facilmente si adatta all’ambiente non la sposteremo dal luogo in cui si trova nel momento in cui crescerà e getterà nuove foglie.

Trapianto

Quando notiamo che il Capelvenere sia diventando troppo grande per il vaso che lo contiene lo travasiamo. Quando possiamo effettuare il rinvaso, solitamente nel mese di marzo. Scegliamo un vaso leggermente più grande del precedente e in questa occasione ci occupiamo anche di eliminare le fronde secche o danneggiate.

Ricordiamo sempre di mettere sul fondo del vaso uno strato di ghiaia o comunque ciottoli che permetteranno all’acqua di passare e di evitare così i ristagni.

felce da esterno
Capelvenere come coltivarla (Foto©Instagram-ritacontu60)

Irrigazione

Il Capelvenere ha bisogno di un terreno sempre fresco durante il periodo vegetativo, ma attenzione ai ristagni. In primavera ed estate evitiamo che l’area si asciughi completamente, un consiglio: inseriamo un dito nel terreno a circa 2 cm di profondità per testarne l’umidità.

Altro consiglio è quello di approntare una spessa pacciamatura a base di foglie, in questo modo eviteremo di dover intervenire frequentemente.

L’irrigazione va sospesa quasi totalmente quando arriva l’autunno e durante l’inverno, perché saranno più che sufficienti le piogge per mantenere viva la pianta. Se si annaffiasse ulteriormente si rischierebbero marciumi radicali. Le stesse regole valgono per le piante tenute in casa, in questo caso indurremo un leggero riposo vegetativo già da ottobre.

Concimazione

Il capelvenere è una pianta che vuole molto nutrimento, che voi la teniate in terra o in vaso è altamente consigliata una somministrazione quindicinale di un prodotto liquido con azoto. In giardino potrete anche optare per un prodotto granulare a lenta cessione, per poi arrivare ad una graduale sospensione in autunno.

Il Capelvenere è una pianta molto delicata per questo è fondamentale che sia correttamente nutrita in modo da preservare la sua bellezza. La concimazione è fondamentale in primavera ma soprattutto in estate periodo in cui deve essere concimata regolarmente con un concime liquido diluito in acqua. Nelle stagioni fredde e cioè autunno e inverno, la concimazione non è necessaria.

Il concime più adatto è quello che contiene alcuni elementi specifici come azoto, fosforo e potassio. Affinche la Capelvenere cresca fino a raggiungere la massima grandezza possibile in vaso ha bisogno di sali minerali come ferro, rame e zinco.

Potatura e Cimatura

La potatura e la cimatura sono operazioni da effettuare alla fine dell’inverno. Ma per il Capelvenere non si parla di una vera e propria potatura ma più che altro di una pulizia del cespo: cioè si eliminano le foglie danneggiate o secche in modo da evitare che queste siano veicolo di malattie e parassiti.

Quando vi dedicherete a queste delicate operazioni ricordate di avere le mani ben pulite e di disinfettare gli attrezzi preferibilmente a fiamma in modo da non infettare i tessuti.

capelvenere coltivazione
Pianta capelvenere (Foto©Instagram-jaset_beauty_chic_)

Moltiplicazione della pianta della capelvenere

La pianta di capelvenere può essere moltiplicata per divisione o per semina delle spore.

Il metodo della divisione è quello più semplice. Questo metodo va effettuato in primavera. Ma in che modo? Si estrae il cespo e si dividono manualmente le radici in modo che ognuna abbia un germoglio.

Molto difficile invece la moltiplicazione per spore, ma è facile che questa avvenga in modo spontaneo se la pianta si trova in un ambiente adatto, in questo caso possiamo spostare la piantina dove più ci piace.

In estate le spore iniziano a maturare, ma saranno pronte solo in primavera. Arrivata la primavera taglieremo una fronda e l’agiteremo su di un foglio di carta, dopodiché le disperderemo in un vaso, nel quale avremmo messo un terriccio tenuto sempre umido, e lo posizioneremo in una zona parzialmente ombreggiata. Dopo 3 mesi spunteranno le prime piantine che posizioneremo in vasetti singoli in autunno.

Malattie e Parassiti della capelvenere

Quali sono le malattie e i parassiti che possono colpire la nostra Capelvenere. Se notiamo che le foglie si seccano è cadono questo è sintomo di scarsa irrigazione e umidità. Una soluzione di primo soccorso potrebbe essere quella di prendere il vaso e metterlo in una bacinella d’acqua in modo che la terra si bagni per bene, poi far sgocciolare il vaso rimetterlo al proprio posto ricordandosi poi di essere regolari nell’annaffiatura e umidità.

Se le foglie appaiono molto chiare e scolorite questo è sintomo di una sovraesposizione al sole e basterà posizionale la piantina in una zona poco luminosa. Se le foglie si arricciano significa che la temperatura è troppo bassa e quindi basterà posizionare la piantina in una zona più calda. Se le foglie appassiscono rapidamente e notate un bordo scuro significa che l’ambiente nel quale la pianta è stata collocata è troppo caldo e quindi basterà spostare la pianta in ambiente più fresco.

Una presenza di macchie scure sulle foglie è segnale che la pianta è stata attaccata da funghi e questo è dovuto ad un eccesso di acqua o umidità, o da un ristagno di acqua nel sottovaso. Per salvare la pianta bisogna eliminare subito le parti danneggiate e utilizzare dei prodotti specifici.

Se nella pagina inferiore delle foglie notate delle macchie scure potreste trovarvi di fronte ad una malattia della pianta chiamata cocciniglia , questa può essere bruna, farinosa o cotonosa. Per rimuoverla potete utilizzare un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande potete lavarla con acqua e sapone neutro strofinando delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, se la pianta è ancora più grande potete utilizzare degli antiparassitari.

Consociazioni

Puoi abbinare il capelvenere ad alcune piante come Hosta, Heucera, alchemilla, brunnera, lamium, astilbe e luzula. L’accostamento con queste piante che hanno esigenze simili ti sarà di grande aiuto non solo per ricreare l’umidità ambientale adatta ma anche per creare un ambiente che si esteticamente gradevole.

capelvenere pianta
Capelvenere (Foto©Instagram-
riccardo_monfasani)

Proprietà e benefici

Le proprietà del Capelvenere derivano dai suoi principi attivi come tannini, l’adiantone, triterpenoidi, piccole quantità di oli essenziali, zuccheri e acidi alicicici. Le proprietà terapeutiche del Capelvenere sono molteplici. È utilizzato per curare le affezioni delle vie respiratorie, come raffreddore, tosse, afonia, asma e in generale per i problemi respiratori. Può aiutare in caso di digestioni difficili perché agisce sul fegato e ne potenzia le funzionalità anche a livello biliare. Favorisce la produzione di sudore, aiutando sempre in caso di problemi respiratori.

È un depuratore del sangue perchè favorisce la diuresi. Regolarizza il flusso mestruale favorendo anche il ritorno del flusso mestruale scomparso. Grazie ai tannini che sono astringenti e antinfiammatori è adatto anche per le emorragie perchè regolarizza la pressione sanguigna. Contrasta anche la perdita dei capelli perchè agisce sui follicoli piliferi rallentando cosi la caduta dei capelli. Riduce anche lo stimolo a bere e fumare.

Varietà di capelvenere

Esistono molte varietà di questa pianta, ma tra quelle che si ritengono più importanti e ornamentali abbiamo il Capelvenere variante fragrantissimum le cui fronde emanano un dolce profumo. C’è poi la variante modestum che differisce dal Capelvenere principale per ridotte dimensioni sia di altezza che di larghezza. Infine la variante protrusum le cui fronde sono ricurve e prostrate.

Curiosità

È stato utilizzato fin dall’antichità ccome medicinale e nell’alimentazione. Venivano infatti utilizzate le sue foglie per produrre un infuso simile a te, molto utile in caso di problemi al sistema respiratorio. Fu il medico francese Lobelius  un famoso botanico del XVI e XVII secolo a sperimentarlo per primo in casi di asma e pertosse, su se stesso.

felce da esterno
Capelvenere (Foto©Instagram-marisa_medici_)

Significato dei fiori: capelvenere

Se sei un amante del linguaggio dei fiori e ti piace scegliere i fiori in base al loro significato ti farà piacere sapere che: nel linguaggio ottocentesco dei fiori il capelvenere rappresenta il simbolo della modestia e della discrezione ma anche del segreto.

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