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Lepidotteri o nottue: parassiti delle piante

larve di lepidotteri

Lepidotteri o meglio parassiti voraci e instancabili delle nostre coltivazioni, detti anche nottue. Sono recenti in Italia, ma non per questo meno pericolosi. Non solo da soli provocano grandi danni, ma sono anche molto comuni e penso che anche te avrai, almeno una volta, potuto assistere ai danni che provocano. Ci sono io qui per aiutarti con questo mio articolo che ti illustrerà tutti i principali tipi di lepidotteri e come questi agiscono, ma anche come possono essere sconfitti con prodotti rispettosi per l’ambienti.

Lepidotteri, nottue e le larve

Quando si parla di lepidotteri si parla semplicemente della comunissima farfalla. Hai capito bene, si sta parlando di insetti bellissimi che noi possiamo ammirare tutti i giorni. I lepidotteri quindi sono formati generalmente da un corpo con una testa che presenta delle antenne e più occhi, quali aiuteranno la farfalla a orientarsi nello spazio. Completano il tutto delle splendide ali colorate e dalle mille sfumature. Effettivamente, però, questi ultimi sono innocui; più che altro il vero e proprio parassita sono le sue larve. Queste hanno la capacità di mangiare e distruggere da sole tutte le foglie con aggiunta di gemme, parte dei frutti e di alcuni rametti.

Per contrastarle si può cercare di agire non appena vengono avvistate le uova delle larve che solitamente presentano o colore bianco o tendente al giallo e che vengono solitamente depositate da marzo ad aprile. Potrai agire direttamente togliendole con la mano o, nel caso ce ne fossero in grande quantità, colpirle con un prodotto specifico.

larva di lepidottero
Lepidotteri dannosi (Foto©Pixabay)

Quali piante colpiscono i lepidotteri

I lepidotteri non fanno distinzione e colpiscono effettivamente ogni tipo di pianta che si presenti davanti ai loro occhi. Maggiormente vengono colpite le piante grasse e le orchidee, ma anche la vite, gli agrumi, il cotone, il tabacco e la soia. Tutto ciò ovviamente causa grandi danni alle colture che ne risultano, dopo l’attacco, distrutte. Non sono immuni al loro apparato masticatorio le piante da fiore come rose, la gerbera, il crisantemo, il garofano. Vittima di questi insetti sono anche gli alberi da frutto, gli ortaggi e le latifoglie (betulla, pioppo e castagno).

Lepidotteri del geranio

Questo lepidottero in particolare, come avrai già capito, attacca in modo particolare il geranio. Quest’ultimo proviene dalle zone calde dell’Africa nelle quali, proprio grazie all’ecosistema che vi è lì, non è pericoloso per la pianta in questione. Nella zona del Mediterraneo, invece, riesce a proliferare in modo eccellente. In ogni caso la farfallina dei gerani può essere sconfitta facilmente attraverso rimedi naturali. Un primo rimedio è l’olio di Neem, quale si ricava dall’ Azadirachta indica. Più comunemente si può trovare in erboristeria. Questo andrà diluito nell’acqua e nebulizzato sul terreno dove radica la pianta. Contro questi specifici lepidotteri ci può essere d’aiuto anche l’assenzio, quale contiene proprietà antiparassitarie sia nelle foglie che nello stelo. Quest’ultimi una volta comprati in erboristeria andranno messi in infusione per un giorno in acqua bollente. L’infuso ottenuto può essere nebulizzato sempre sul terreno.

larve di lepidottero
Lepidotteri

Lepidotteri defogliatori

Parliamo qui di un altro lepidottero un po’ particolare. Come lo stesso nome suggerisce, questo è interessato alle foglie delle piante che colpisce. Non importa a quale pianta appartenga: questo insetto ha l’usanza di mangiare tutti i lembi delle foglie, lasciandone solo le nervature come superstiti. Questa specie può essere sconfitta tramite l’utilizzo di prodotti che puoi trovare facilmente in commercio.

Lepidotteri del bosso

Con il nome originario i cydalima perspectalis è uno dei più pericolosi e che, appunto, attacca il bosso facendolo rinsecchire e distruggendola progressivamente e senza rimedio. Proviene dalla Cina e tramite varie esportazioni si è diffuso prima in Germania e poi in Italia. Le uova di questa specie hanno un aspetto giallastro, si nascondono sotto il fogliame. Una volta schiuse, le larve marroni incominciano a nutrirsi delle foglie rovinando la pianta. Se si incontrasse un insetto di questo tipo non può fare altro che combatterlo già prima della sua nascita attraverso l’utilizzo di prodotti chimici specifici.

nottue
nottue

Come eliminare i lepidotteri

Abbiamo già detto che sarebbe meglio prevenire il disastro andando a colpire subito le uova. C’è la possibilità, comunque, che non ti sia accorto delle uova, notando così i lepidotteri una volta che le larve hanno cominciato a mangiare le foglie. In questo caso non si può altro che iniziare una disinfestazione. Potrai,innanzitutto, trovare questi esserini malefici durante il giorno sottoterra, in quanto generalmente escono di notte. Una volta scovati si può procedere con la disinfestazione. Quella che qui ti propongo è di natura biologica, in quanto insetticidi di questo tipo non sono nocivi per l’ambiente.

Ti consiglio delle sostanze a base di piretro naturale che però è utile solo per i lepidotteri defogliatori. Con altri tipi di larve potrai utilizzare prodotti a base di bacillus thurigiensis. Diluisci il prodotto in acqua e nebulizza ciò che si ottiene sulle piante colpite. L’insetticida formerà delle bolle proteiche che andranno a distruggere i nostri nemici. Fai attenzione: dopo il trattamento non potrai consumare i frutti delle piante che possiedi (nel caso possedessi alberi da frutto) per ben tre giorni.

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