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Come coltivare passiflora

passiflora incarnata

La passiflora è un genere di piante della famiglia Passifloraceae, che comprende circa 465 specie di piante erbacee perenni ed annuali, arbusti dal portamento rampicante e lianoso, arbusti e alberelli. Scopriamo come coltivare questa pianta.

Terreno

Il terreno della passiflora, deve essere acido, leggero e composto da una parte di terriccio ricco di sostanza organica, torba e sabbia; questa pianta non gradisce i terreni pesanti e ricchi di argilla perché non permettono un buon sviluppo delle radici e un buon drenaggio dell’acqua.

pianta passiflora
Passiflora fiore (Foto©PIxabay)

Esposizione

Le passiflore prediligono luoghi luminosi e soleggiati in quanto la maggior parte di esse mostra scarsa resistenza al freddo. Le specie che temono il freddo necessitano di riparo durante l’inverno. Coltivata in luoghi riparati ed esposti a sud sopporta anche i climi abbastanza freddi. le specie adatte ad un clima mediterraneo si adatteranno a temperature di circa 18-27 °C nel periodo estivo e di circa 10 in quello invernale. Anche la passiflora, come molte altre piante, predilige un luogo soleggiato, nel periodo estivo si può tranquillamente portarla all’esterno.

Trapianto

Nel mese di marzo la pianta allevata in vaso, va trasferita in contenitori più grandi di qualche cm. Il rinvaso si effettua fino a quando il vaso non avrà raggiunto la dimensione di 25/30 cm dopo di che ogni anno si rinnova di circa 3 cm solo strato superficiale del terreno.

Irrigazione

La passiflora non ha bisogno di particolari cure per le annaffiature, infatti si accontenta delle acque piovane ma nei periodi siccitosi è consigliabile annaffiare con regolarità mantenendo il terreno sempre umido. Gli esemplari coltivati in vaso, invece, richiedono annaffiature abbondanti e regolari.

la passiflora
Passiflora pianta (Foto©Pixabay)

Concimazione

Per favorire la crescita della pianta concimare in primavera e in estate con concimi polivalenti granulari a lento rilascio oppure con quelli liquidi opportunamente diluiti nell’acqua delle annaffiature.

Fioritura

La particolarità della passiflora sono i suoi fiori che si distinguono dalle forme uniche. I fiori della passiflora sono generalmente ermafroditi e solitari (è raro che siano in coppia o in racemi) ed hanno dimensioni che variano a seconda della specie da pochi millimetri a parecchi centimetri.
La passiflora possiede una struttura fiorale piuttosto originale: tre brattee che in alcune specie possono diventare molto appariscenti. Il calice è composto da 4-5 sepali corti con la pagina inferiore dai colori vivaci. La corolla è composta da un certo numero di petali a raggiera piana con colori intensi. Attorno al centro della corolla sorge una corona di filamenti molto appariscente con forme e dimensioni che variano a seconda delle specie. L’appariscenza serve alla pianta per attirare gli insetti impollinatori.

Trattandosi infatti di piante non molto grandi delle foreste tropicali hanno compensato la non eccessiva grandezza con la vistosità dei fiori proprio per poter competere con l’alto numero di altre specie delle loro zone naturali.

Raccolto del frutto della passiflora

I frutti di passiflora sono bacche oblunghe globose con arillo carnoso e ricco di semi. Le bacche della passiflora sono consumate per le proprietà nutrizionali e benefiche, nei Caraibi sono chiamate maracuja e hanno un sapore delicato, Il frutto della passione è composto dal 73% di acqua, molti zuccheri semplici, una buona dose di vitamine come A, B, C ed E ed infine molti sali minerali come ferro, fosforo e potassio. Questa presenza di sostanze rende questo frutto un ottimo alimento dal valore nutraceutico salutare molto apprezzato.

semi passiflora
Pianta della passione

Potatura e cimatura

La potatura, va effettuata tra fine febbraio, inizio marzo. Eliminare i rami vecchi, secchi e danneggiati. Per favorire un armonico sviluppo della pianta potare i rami laterali a circa 1 cm di distanza dai rami principali

Moltiplicazione della pianta di passiflora

La moltiplicazione della pianta di passiflora può avvenire per seme e per talea. Nella moltiplicazione per semina: le passiflore si seminano da ottobre a febbraio in contenitori tenuti alla temperatura di 18-20 °C. Nella moltiplicazione per talea, invece, le talee vanno effettuate in estate utilizzando rametti della pianta madre lunghi circa 8 -10 cm. Le talee di passiflora vanno piantate in cassone di sabbia e torba fino alla completa radicazione. A radicazione avvenuta, le piantine verranno trapiantate in vasi del diametro di 8-10 cm.

Malattie e parassiti della passiflora

Tra i problemi più comuni che colpiscono la passiflora, si riscontrano questi, che sono:

  • Foglie che cadono, la poca acqua può fare cadere le foglie più facilmente. Si risolve mantenendo il terreno costantemente umido.
  • Ingiallimento di foglie e mancanza di fioritura, causato dalla poca luce che può causare un ingiallimento del fogliame, si risolve collocando la pianta alla luce.
  • Macchie sulla pagina inferiore delle foglie, si tratta di una classica manifestazione delle cocciniglie farinose, che si possono eliminare con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o lavando la pianta con un’acqua e sapone neutro e risciacquandola con cura. I casi più gravi richiedono l’ausilio di antiparassitari specifici.
  • Afidi sulla pianta che si presentano come piccoli insetti mobili bianco-giallastro-verdastro. Si trattano con antiparassitari specifici.
fiore della passiflora
Fiore di passiflora (Foto©Pixabay)

Coltivare passiflora in vaso

La passiflora può essere coltivata anche in vaso. Infatti, il terreno, per quanto riguarda la coltivazione in vaso, deve possedere le stesse caratteristiche di una coltivazione in giardino o in un terreno, però poi la passiflora andrà rinvasata una volta all’anno, di solito nel mese di marzo, quando sarà arrivata ad un’altezza di circa trenta centimetri allora, ogni anno, si dovranno sostituire circa tre centimetri di terreno con del nuovo terriccio.

Proprietà e benefici

Le foglie e le parti aeree della passiflora contengono alcaloidi, flavonoidi, fitosteroli, acidi fenoli, cumarine, eterosidi, cianogenici, tracce di olio essenziale. I flavonoidi in essa contenuti svolgono un’azione sul sistema nervoso centrale, soprattutto a livello della zona del midollo spinale, adibito al controllo dei movimenti e dei centri del sonno. Recentemente è stato dimostrato che questi principi attivi sono in grado di legarsi ai recettori delle benzodiazepine situati nel cervello, spiegando così l’azione calmante di questa pianta, che la rende uno dei fitoterapici più utilizzati nei disturbi della sfera nervosa. Le proprietà della pianta sono, essenzialmente sedative, e ansiolitiche, e fanno della pianta un rimedio estremamente efficace nel combattere l’insonnia, lo stress ed anche i dolori mestruali.

Curiosità

C’è una leggenda che narra di questa piantina e spiega il suo nome.  Simile nome non poteva che ispirare la leggenda intorno all’origine della Passiflora: si narra che, agli albori della Creazione, tutte le piante fossero sbocciate all’affacciarsi tiepido della prima primavera del mondo; tutte tranne una, la quale, afflitta dal suo solitario destino pregò Dio:

O Signore, fa che anch’io fiorisca!”. Ed egli rispose: “…anche tu fiorirai“. Ed ella chiese allora: “Quando?“. Ed un velo di tristezza investì gli occhi del Signore quando le disse pensieroso: “Un giorno…“. Passarono gli anni; ed infine quel giorno arrivò, accompagnato da un’eco di urla, pianti e gemiti. E la piantina lo vide: circondato ed umiliato da una folla vociante, un uomo avanzava, piegato in due dal dolore, ricoperto di piaghe e grondante sangue. L’immagine dell’Uomo impietosì grandemente la piccola pianta, che desiderò poter piangere per condividerne la sofferenza, ed aiutarlo a sopportarla. Proprio mentre l’uomo le passava accanto, una lacrima purpurea cadde dal suo volto sulla piantina: improvvisamente, questa fiorì, sbocciando in un tripudio di forme e colori che portavano impressa, ad eterna memoria, la Passione di cui la pianta era stata compassionevole testimone. Da allora si chiamò Passiflora.

foto passiflora
Pianta di passiflora (Foto©Pixabay)

Varietà di passiflora

La passiflora appartiene alla famiglia di un genere di piante che comprende più di 600 specie, l’unica specie coltivata in Italia è la passiflora caerulea, perché riesce a sopportare bene gli inverni del clima mediterraneo-continentale. È originaria dell’America meridionale, ha un portamento rampicante, foglie di colore verde e fiori solitari, il cui diametro può superare i 10 cm, composti da petali di colore bianco rosato ed una corona di filamenti di colore blu, viola o porpora molto scuro. Come altre specie di passiflora produce dei frutti, di colore arancione il cui interno è composto da un arillo carnoso che contiene molti semi. Sono commestibili ma il loro consumo in soggetti sensibili può provocare problemi intestinali, inoltre, prima di poterli assaggiare bisogna aspettare che siano ben maturi altrimenti il loro sapore sarà fortemente acidulo ed amaro.

passiflora frutto della passione
Passiflora caerulea (Foto©Pixabay)

Le altre specie le più diffuse sono:

La passiflora quadrangularis originaria del Brasile i cui fiori, molto grandi, hanno petali di colore rosso ed una corona di filamenti di colore viola. Anche questa specie produce frutti, dalle dimensioni molto grandi, il cui esterno si mantiene di colore verde e l’interno è composto da una polpa di colore bianco.

Passiflora quadrangularis (Foto©Instagram-autumnharvestgardens)

La passiflora laurifolia originaria dell’America tropicale e conosciuta col nome di water Lemon, considerata invasiva nelle sue regioni d’origine. I suoi fiori sono molto appariscenti composti da petali di colore verde-violaceo ed una doppia corona di filamenti di colore viola con striature bianche e porpora. I suoi frutti di colore giallo somigliano a limoni (da qui deriva il suo nome comune) con polpa biancastra e dal sapore leggermente acidulo ma molto gradevole e delicato.

passiflora in vaso
Passiflora laurifolia (Foto©Instagram-glagla3)

Nelle regioni dove è diffusa questi frutti vengono di solito venduti presso in mercati locali. Infine, merita una citazione la passiflora edulis (originaria anch’essa dell’America meridionale) non tanto per i suoi fiori, dai petali bianchi e la corona di filamenti ricci di colore viola scuro nella parte interna e bianca nella parte esterna, ma perché è la pianta che produce il frutto chiamato in portoghese maracujá e in italiano frutto della passione. Frutto dalla polpa molto morbida, piena di piccoli semi, e dal profumo inteso, utilizzato per varie preparazioni alimentari.

talea passiflora
Passiflora edulis (Foto©Instagram-plecostomus)

Esistono due principali varietà di passiflora edulis la prima è denominata sims, che produce frutti dalla buccia rossastra, e la seconda denominata flavicarpa i cui frutti hanno la buccia di colore giallo.

Significato dei fiori: passiflora

La passiflora o fiore della passione, nel linguaggio dei fiori è il simbolo della passione di Cristo. Questo perché la leggenda narra che la passiflora raccolse una goccia di sangue di Cristo flagellato e da qui, l’aspetto esteriore del fiore porterebbe in sé tutti i simboli di quell’avvenimento. Gli stami ricordano il martello, la corolla del fiore invece la corona di spine; i viticci portano alla memoria la frusta con la quale venne colpito mentre i chiodi sono rappresentati dai tre stili. Il conferimento di questo particolare nome alla passiflora, “fiore della passione” fu conferito da alcuni missionari Gesuiti nel 1610 che legarono l’immagine della passiflora a quella appunto di Gesù in croce. Dal passato fino ad oggi il termine non è cambiato e viene tramandato di generazione in generazione.

fiore della passione di cristo
Coltivare passiflora (Foto©Pixabay)

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